Come cambiare vita a 50 anni? Ecco come rifarsi una vita!
Cambiare vita e lavoro a 50 anni: è possibile? Consigli e suggerimenti
Durante il corso della nostra vita, a ogni età corrisponde una fase caratterizzata da vere e proprie sfide. Dall’infanzia alla preadolescenza, dall’adolescenza all’età matura.
Con l’avanzare dell’età queste sfide risultano via via più ardue, tramutandosi in veri e propri momenti di crisi, come quello vissuto da chi ha spento 50 candeline.
Alcuni la chiamano ‘Sindrome di Peter Pan’, altri ‘Crisi di mezz’età’. Se la prima sottende una positiva volontà di ignorare l’inesorabile avanzare del tempo, la seconda comporta una visione negativa del futuro che ti aspetta. Panta rei, come diceva Eraclito. Tutto scorre, tutto si muove e cambia, a ogni età.
La domanda allora è questa: è possibile cambiare vita a 50 anni?
Rifarsi una vita, cambiare lavoro o non avere soldi per innescare un cambiamento possono rappresentare delle sfide impossibili? Quali sono, ad esempio, le maggiori difficoltà che devono affrontare i cinquantenni?
Come cambiare vita a 50 anni
Prima ancora che ti parli di come rifarsi una vita a 50 anni, ritengo doveroso abbozzare una premessa, una sorta di quadro generale di ciò che può avvenire a questa età.
Compiere 50 anni, per la maggior parte delle persone, significa dover fare un bilancio della propria vita fino a quel momento. Un elenco di ciò che si è riusciti a costruire finora e di ciò a cui si è dovuto rinunciare o che non è riuscito, per i motivi più disparati.
A questo bilancio spesso consegue un momento di crisi, più o meno intenso, in quanto il tempo è un fattore determinante, soprattutto per quello che si è desiderato avere nella vita, ma che non è mai diventato realtà.
Sono tre gli aspetti più importanti che vengono fuori da questo bilancio: quello relativo alla sfera familiare, quello relativo alla salute e quello relativo al mondo del lavoro.
Ma procediamo con ordine.
Il nido vuoto e la coppia a 50 anni
Uno degli aspetti che mi trovo più spesso ad analizzare è quello del cosiddetto ‘nido vuoto’.
Mi riferisco cioè a quella consapevolezza, che si sperimenta attorno ai cinquant’anni di età, di ritrovarsi quasi all’improvviso da soli, una volta che i figli hanno lasciato la casa dove sono cresciuti per ‘spiccare il volo’ verso altri lidi e farsi una vita propria.
Che succede? Immagina di aver trascorso decine e decine di anni a prenderti cura quotidianamente della vita dei tuoi figli sotto ogni aspetto e ti ritrovi ora derubato di tutto questo.
Stanze vuote, silenzi assordanti, dubbi, perplessità.
In fondo, sei ancora abituato a essere un genitore, a pensare come un genitore. Sulla carta lo sei ancora, ma non ti verrà più chiesto di essere quello che eri un tempo. Se ci provi, verrai respinto, ridimensionato. Perché sei fermo a schemi e modelli che oggi non funzionano più con i tuoi figli, ormai giovani adulti.
Se sei una persona che ha trovato nell’essere genitore gioia e gratificazione, ora sarai in crisi. Magari ti dovrai accontentare del telefono, di una videochiamata e di visite nel week-end o durante le feste comandate.
Capirai che una dimensione di te non c’è più. Ma non è finita. Sta cambiando.
Continuare a vivere una vita che non ti appartiene rappresenta un’abitudine difficile da modificare e sradicare, perché sei annichilito dal cambiamento, dalla paura di sbagliare, di non trovare le tue solite certezze e vagare in balia di ciò che non conosci.
In realtà, tutto ciò che devi fare è rimuovere questi paletti e continuare a camminare.
Sulla strada potrai riscoprire i sentimenti verso il tuo partner e riportare l’attenzione sulla vita di coppia, magari svolgendo attività che hai sempre rimandato per via dei figli.
Tu e il tuo compagno/a siete abbastanza grandi per sapere chi siete e che cosa volete, ma al tempo stesso abbastanza giovani per far sì che tutto ciò che desiderate si possa verificare.
Fuori c’è un mondo che vi aspetta.
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Prendersi cura di sé a 50 anni
C’è un altro aspetto che vorrei sottolineare che è quello del corpo che invecchia.
La salute, una volta spente le 50 candeline, potrebbe iniziare a scricchiolare.
Certo, ti guardi ogni mattina allo specchio e sai che il tuo aspetto fisico non è quello di una volta, ci sei abituato. Ma è il funzionamento dell’organismo ciò a cui devi prestare più attenzione, perché è il tuo corpo che ti parla, sottolineando il fatto che gli anni successivi non sono più infiniti. E il pensiero della malattia, dopo i 50, è ricorrente e angosciante.
E da questo momento di smarrimento e di angoscia che bisogna ripartire per cambiare vita a 50 anni!
Come spesso consiglio a chi frequenta i miei corsi, l’importante è non stare fermi.
Cambiare vita a 50 anni vuol dire anche tornar ad occuparsi del proprio corpo, proprio come in gioventù. Iscriversi in palestra ti consentirà, oltre che di riscoprire il tuo corpo, di fare nuove amicizie e, con queste, nuove esperienze. Con una migliore forma fisica, avrai più sicurezza nel tuo aspetto esteriore e riprenderai a uscire e a frequentare i tuoi coetanei.
Non trascurare nulla, dall’alimentazione alla cura della pelle e dei capelli. Torna a sentirti libero, bello, desiderabile, ma senza avere paura del giudizio degli altri più giovani.
In fondo, una volta che hai accettato di avere 50 anni, la tua pelle sarà dura e immune alle critiche. Ci sei già passato in gioventù. Ora bisogna guardare avanti.
Cambiare vita e lavoro a 50 anni
Per quanto concerne l’aspetto lavorativo e professionale, il traguardo dei 50 anni è caratterizzato da una comune aspettativa, quella cioè di vedere riconosciuto il proprio ruolo rispetto a quello che ci si aspettava da giovani. Ma non solo.
A 50 anni, in media, si è già lavorato tanto e di conseguenza si manifesta sempre più la necessità di capitalizzare: ci si immagina che i soldi che guadagniamo siano accettabili e che si possa iniziare a dormire sonni tranquilli, senza dover più sgomitare per far soldi e far carriera.
Ma non sempre è così. Tra i cinquantenni di oggi è sempre più frequente il contrario.
La tecnologia dilaga in ogni ambito e il mondo del lavoro non è di certo immune al suo fascino. A rimetterci sono le generazioni più datate. In quanto cinquantenne ti ritrovi a essere meno competitivo di un ventenne, nonostante la tua esperienza decennale, perché in ambito tecnologico sei più lento e meno intuitivo. E spesso c’è chi il lavoro addirittura lo perde a quest’età!
Dunque, come cambiare vita lavoro a 50 anni?
Se hai perso il lavoro a 50 anni la prima cosa che dovrai fare è affrontare la questione. Non è andata come ti aspettavi e ti senti triste, depresso, svalutato. Ma tutto scorre, diceva Eraclito. Anche tu.
Come consiglio durante i miei corsi, l’importante è darsi da fare.
Se ci pensi bene, sei una persona con una grande esperienza e sei giunto al momento in cui sai bene cosa vuoi, di cosa hai bisogno e soprattutto di cosa non vuoi più sentir parlare.
Rimboccati le maniche e procedi. Informati, leggi, studia, appassionati. Poniti dei nuovi obiettivi.
Hai dedicato fin troppo tempo a fare ciò che ti consentiva una sicurezza economica. Ora che sei libero, puoi focalizzarti su ciò che più ti piace. Che sia un hobby o un lavoro retribuito, hai dalla tua un bagaglio di competenze, esperienze e rapporti personali tale da poter concorrere con chiunque.
Cambiare vita a 50 anni senza soldi è sicuramente un po’ più difficile ma, anche qui, hai dalla tua qualche vantaggio: hai una forte motivazione e un senso di urgenza che non ti farà sprecare del tempo prezioso, hai maturato un senso del risparmio e del necessario che ti sarà molto utile, non hai più l’obbligo di responsabilità di mantenimento familiare, hai meno paura di correre dei rischi perché sai valutare bene cosa può succedere.
Nella faretra dell’esperienza hai diverse frecce da poter scoccare perché, in definitiva, è più facile trovare il senso della vita a 50 anni per reinventarsi, evolvere, cambiare.
Valuta la situazione, decidi che cosa vuoi e di che cosa hai bisogno e agisci.
Tutto scorre, tutto cambia. Anche tu!
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