“Luca, perché non trovo lavoro?”
Questa è una delle domande più comuni che mi vengono rivolte nella mia “vita quotidiana” da coach. Se mi segui da un po’, probabilmente saprai che sono molto attivo su LinkedIn: in questo ecosistema professionale, mi capita spesso di interagire con persone che non riescono a trovare lavoro velocemente.
Partiamo da un principio: ci sono diversi fattori che possono impedirti di trovare il lavoro che desideri. Questi fattori possono essere divisi in due grandi gruppi:
- Fattori che NON puoi controllare direttamente
- Fattori che puoi controllare direttamente
All’interno del primo gruppo rientrano tutti quei fattori che non dipendono direttamente da te e su cui hai un controllo scarso o nullo. Parlo, ad esempio, della disponibilità di posti di lavoro sul mercato, delle modalità di selezione delle aziende, della situazione economica del Paese in cui vivi. Di solito, quando chiedo a qualcuno perché non trova lavoro, mi risponde che “non c’è”.
Io lo incoraggio a cambiare focus e a concentrarsi sui fattori del secondo gruppo, quelli che possiamo controllare.
Prima di storcere il naso, continua nella lettura.
Non riesco a trovare lavoro: perché?
I fattori che puoi controllare direttamente sono quelli su cui hai un’influenza diretta. Che ti piaccia o meno, da questi fattori puoi regolare il successo della tua vita professionale, perché sono di fatto gli unici su cui puoi esercitare il tuo potere. A prescindere dai fattori non controllabili, puoi scegliere di essere flessibile, valorizzare te stesso e approcciare al lavoro con un’altra prospettiva: investire sulle tue soft skills, sulle tue abilità e presentarti alle aziende nel modo migliore può aumentare esponenzialmente le possibilità di essere notati.
In questa guida voglio spostare il focus sui fattori controllabili e affrontare con te le cause più comuni del perché non riesci a trovare lavoro (e quali sono le soluzioni). Iniziamo.
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Situazione #1: Nessuno ti fissa un colloquio
In questo caso lo scenario è questo: tu invii mail di presentazione e curriculum, ma nessuno ti richiama o fissa un colloquio con te. Se questa situazione va avanti da qualche settimana, è possibile che tu debba intervenire su una serie di elementi.
Di solito ci si trova in questa situazione per queste ragioni:
- Il tuo CV è troppo generico. Invii a tutte le aziende lo stesso CV? Errore! Personalizzarlo a seconda delle candidature è la strategia migliore per mettere in risalto le qualità che il recruiter sta cercando per quella posizione
- La tua lettera di presentazione è troppo generica (o assente). Se invii una presentazione debole, che non mostra le tue aspirazioni e che non si focalizza su quello che puoi fare tu per l’azienda, rischi di finire nel “calderone” dei candidati scartati, perché non c’è nulla di te che attira l’attenzione del lettore
- Hai dei buchi nel CV. Se ci sono dei periodi lunghi in cui non hai lavorato, è sempre meglio spiegare il perché nella lettera di presentazione
- Ti candidi per le posizioni sbagliate. Leggi sempre l’annuncio di lavoro e la richiesta effettiva dell’azienda. Inviare CV “a tappeto” non ti aiuta a trovare lavoro, ma rischia di farti perdere molto tempo
Situazione #2 – Non riesci a superare i colloqui
In questo caso, la situazione cambia: i recruiter fissano dei colloqui con te, ma nessuno ti richiama per andare avanti nel processo di selezione o per proporti un’assunzione.
In questo caso, le ragioni per cui non riesci a trovare lavoro sono legate probabilmente a ciò che dici e a come ti poni durante il colloquio. Ecco qualche casistica:
- Trasmetti indifferenza rispetto all’azienda. Se quando ricevi domande sull’azienda non sai cosa dire o lasci trasparire che non hai ricercato abbastanza informazioni, probabilmente la tua appetibilità scenderà per un recruiter. Il mio consiglio è quello di prepararti sempre in anticipo sull’azienda, ricercando informazioni online o sui social media
- Non sai quello che stai cercando. Ai recruiter piace capire esattamente cosa ti motiva a lavorare in quella determinata azienda. Se non hai certezza delle tue ambizioni o se lasci trapelare scarsa fiducia in te, potresti disincentivare la richiesta di un colloquio successivo
- Hai subito dei licenziamenti. In questo caso, prova a spiegare con sincerità le ragioni, senza parlare male dei tuoi vecchi colleghi o, peggio, dei tuoi superiori
Situazione #3 – Superi il colloquio, ma non firmi il contratto
In questo caso, ti trovi nella posizione in cui superi tutti i colloqui, ma non ricevi la proposta di assunzione. Le motivazioni possono essere diverse:
- Casualità, soprattutto se succede assai raramente. Questo non deve minare la fiducia nelle tue capacità
- Scarso interesse dimostrato durante i colloqui. Se ti mostri poco interessato all’azienda, questa potrebbe, a parità di competenze, proporre il lavoro a qualcun altro
- Cattive referenze. Controlla sempre quello che si dice di te, online e sui social media
Bene, volendo rispondere alla domanda “perché non trovo lavoro?”, posso dirti sinteticamente che molto dipende dal modo in cui ti poni davanti ad un reclutatore e dal modo in cui descrivi te stesso e le tue capacità.
Se stai cercando un modo per cambiare lavoro o trovare quello dei tuoi sogni, posso aiutarti con il mio percorso di coaching Career Booster. Si tratta di un percorso personalizzato, che ti aiuterà a:
- Trovare la strategia migliore da sperimentare per arrivare ai tuoi target
- Essere consapevole delle tue Soft Skills, dei tuoi Talenti e Punti di Forza, dei tuoi valori, che potrai utilizzare e “vendere”
- Eliminare Alibi, convinzioni limitanti e auto-sabotaggi
- Sviluppare e potenziare la tua strategia comunicativa, anche su LinkedIn
- Potenziare il tuo approccio alle selezioni e colloqui
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