Stress lavoro correlato: definizione, valutazione rischio e cosa fare

Come affrontare e individuare la situazione di stress lavoro correlato

Lo stress lavoro – correlato (Slc) è stato definito anche all’interno dell’Accordo quadro europeo del 2004 come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.

Tra le altre cose, lo stress lavoro – correlato può interessare qualsiasi categoria di lavoratori e, quindi, qualsiasi professione. Infatti, le sue cause sono strettamente connesse all’organizzazione e all’ambiente lavorativo.

Lo sapevi che anche in Italia esiste un quadro normativo che detta le linee guida per riconoscere, valutare e gestire lo stress da lavoro – correlato, definendo tutti i rischi per la salute e per la sicurezza del lavoratore? Ebbene sì, è proprio così. Ti spiego come funziona, seguimi!

Stress lavoro – correlato: la normativa italiana

Il quadro normativo italiano che regolamenta lo stress lavoro – correlato è costituito dal d.lgs. 81/2008. Esso stabilisce l’obbligo del datore di lavoro di valutare e gestire il rischio derivato di stress lavoro – correlato al pari di tutti gli altri rischi per la salute e la sicurezza dei dipendenti. Tale d.lgs è in linea con l’Accordo quadro europeo e nel novembre del 2010, la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha elaborato anche le metodologie necessarie a valutare il rischio di stress lavoro – correlato.

Oltre a questo, per concludere questa linea guida essenziale in merito allo stress lavoro – correlato, ci sono anche altri passaggi che devi conoscere.

Nel 2011, infatti, il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale ha pubblicato una Metodologia per valutare e gestire il suddetto rischio. Essa è stata successivamente aggiornata nel 2017, cercando di supportare le aziende stesse nel valutare tale rischio. Di fatto, ai sensi del d.lgs. 81/2008, si tratta di un percorso metodologico scientificamente fondato che si basa su strumenti di valutazione ben più validi e affidabili.

In più è stata anche sviluppata una piattaforma online per supportare le aziende nell’impiego di tali strumenti di valutazione e gestione del rischio di stress lavoro – correlato.

Valutazione stress lavoro – correlato: come si fa

La nuova proposta sviluppata dall’Inail per valutare lo stress lavoro – correlato è più semplice rispetto al passato e si basa su approcci e procedure figlie di ricerche scientifiche. L’obiettivo è quello di sostenere il datore di lavoro e fornirgli tutti gli strumenti necessari per prevenire questo rischio, integrando il modello di Management standard che troviamo nell’Health and satefy executive (Hse).

Si tratta di un vero e proprio percorso metodologico che si divide in 4 fasi principali:

  • Una fase propedeutica in cui viene effettuata una preparazione organizzativa delle attività di valutazione e rischio
  • Una fase di valutazione preliminare dove vanno valutati alcuni indicatori organizzativi oggettivi. In questo caso viene svolta l’analisi degli eventi sentinella e vengono rilevati gli indicatori correlati tramite una lista di controllo specifica.
  • Una fase di valutazione approfondita in cui vengono rilevate le percezioni dei lavoratori in merito agli aspetti di contenuto e contesto del lavoro collegati al rischio di stress lavoro – correlato. Questa valutazione va intrapresa obbligatoriamente quando la valutazione preliminare ha già indicato la presenza di questo disturbo e gli interventi correttivi non hanno avuto alcun effetto.
  • Una fase di pianificazione degli interventi che ha l’obiettivo di sviluppare e pianificare una strategia d’intervento volta ad evitare che il rischio di stress lavoro – correlato arrechi danno all’azienda e agli altri lavoratori.

L’impatto dello stress lavoro correlato sulle aziende e sui lavoratori

Ciò che voglio dirti oggi è che, oltre alla normativa che ti tutela come lavoratore e, quindi, all’impatto che lo stress lavoro – correlato ha sulla tua vita professionale e privata, questo disagio è un danno anche per l’azienda stessa. Vediamo il perché.

Anzitutto è un danno economico poiché un dipendente poco produttivo è solo un costo inutile per l’azienda. Infatti, alcune delle conseguenze dello stress lavoro – correlato sono l’assenteismo e le richieste di malattie.

L’altro costo è il cosiddetto “presenzialismo”: una presenza prolungata ma improduttiva in azienda come conseguenza dello stress. A questi vanno aggiunti, poi, i costi di gestione dei procedimenti giudiziari e la perdita di credibilità sul mercato.

Secondo alcuni studi condotti in Europa, circa la metà di tutti i lavoratori (circa 150 milioni totali) lavora a ritmi molto serrati. Inoltre, più di 1/3 non influisce sui compiti che gli vengono assegnati e più di 1/4 non riesce a determinare il proprio ritmo di lavoro. In più, il 45% ritiene di svolgere dei lavori monotoni, il 44% non può accedere ad una rotazione dei compiti e il 50% ha dei compiti ripetitivi. Alla luce di questo, alcune stime calcolano che queste condizioni di lavoro comportino dei costi di circa 20 miliardi di euro all’anno derivati dalla perdita del lavoro, dai costi sanitari e psicologici.

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Le difficoltà aziendali nell’affrontare lo stress lavoro correlato

Nonostante le nuove normative ti tutelino come lavoratore, purtroppo è ancora molto comune che le aziende si trovino in difficoltà nella gestione corretta del rischio stress lavoro – correlato.

Ciò avviene soprattutto perché c’è ancora un muro culturale che ritiene questo problema come poco rilevante dagli stessi vertici aziendali. Ma anche perché la gestione dello stress avviene principalmente attraverso cure mediche mirate. Per questo motivo molte aziende non comprendono ancora quanto sia importante attivare una politica di prevenzione per ridurre il rischio di stress lavoro – correlato.

Ma quali sono le sanzioni in cui rischia di imbattersi il tuo datore di lavoro se non adempie ai suoi obblighi di valutazione e gestione di stress lavoro – correlato? Si passa da una multa che varia tra i 3.000 euro (circa) e gli 8.000 euro (circa) fino ad arrivare all’arresto per un periodo tra i 3 e i 6 mesi. Nei casi meno gravi, poi, possono venire applicate delle sanzioni civili che si basano sull’articolo 2087 del Codice Civile: “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.

Sintomi da stress lavoro – correlato: cosa puoi fare tu?

In generale, lo stress è una condizione davvero molto fastidiosa che può avere anche delle spiacevoli ricadute fisiche. Allo stesso modo, lo stress lavoro – correlato non è assolutamente da sottovalutare. Potrebbe portarti ad avere frequenti mal di testa, disturbi del sonno, disturbi intestinali e digestivi, bruciore di stomaco, perdita di capelli, tachicardia, palpitazioni, sudorazione eccessiva in tutto il corpo e amenorrea nelle donne.

Oltre che a far valere i tuoi diritti, però, ci sono diverse cose che puoi fare per combattere il fastidiosissimo stress lavoro – correlato. Ad esempio potresti chiedere aiuto ad un terapeuta oppure riprendere in mano la tua vita cominciando a prenderti del tempo per te.

Infatti, le cause principali dello stress lavoro – correlato sono: compiti poco chiari, troppo lavoro da svolgere, mancati pagamenti, scarsa riconoscenza o considerazione, pericolosità del luogo di lavoro, precarietà, poco tempo per svolgere il lavoro in maniera soddisfacente ecc.

Non dimenticare, poi, che tra le persone a cui chiedere aiuto ci sono anche io. Il mio ruolo da business coach e di carriera è davvero molto utile nel caso in cui tu non riesca ad imboccare la strada della serenità professionale e privata. A tal proposito i miei corsi (Trova la tua strada e Pretendi il tuo lavoro) sono improntati su un metodo molto efficace. Parto in primis dall’aiutarti a diventare più consapevole dei tuoi reali obiettivi, valori e passioni. È solo allontanando la confusione che riuscirai a sentirti realizzato a livello professionale e personale.

Non c’è assolutamente nulla di sbagliato a voler vivere il lavoro in maniera serena, anzi, dovrebbe essere d’obbligo. Per cui, soprattutto nel caso tu ti sia reso conto di soffrire di stress lavoro – correlato non esitare a contattarmi. Dopo un primo colloquio, infatti, costruiremo insieme le fondamenta dei tuoi obiettivi.

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